I CONTRIBUTI DA RISCATTO  
 
Aggiornamento al
25.09.2001
 
 

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  QUALI LAVORATORI

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  IL CALCOLO
  COME SI PAGA

COSA SONO

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I contributi da riscatto coprono alcuni periodi, espressamente previsti dalla legge, per i quali esiste un "vuoto" assicurativo. Il lavoratore versando la somma dovuta ha la possibilità di sanare la "scopertura assicurativa".

QUALI LAVORATORI

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La facoltà di chiedere il riscatto è data a tutti i lavoratori dipendenti, ai lavoratori autonomi (artigiani, commercianti, coltivatori diretti, mezzadri e coloni), ai lavoratori iscritti ai fondi speciali e a coloro che sono soggetti al contributo per il lavoro parasubordinato (collaboratori coordinati e continuativi, venditori porta a porta, liberi professionisti senza Cassa di categoria).
  

A COSA SERVONO

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Ai fini pensionistici sia per il diritto che per la misura della pensione.
  

QUALI PERIODI

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I periodi per i quali attualmente è possibile effettuare il riscatto sono i seguenti:
  

  corso legale di laurea, lauree brevi e titoli equiparati;
  lavoro dipendente svolto all'estero in Paesi non convenzionati con l'Italia;
  lavoro impiegatizio svolto dal 1920 al 1950, per gli impiegati non soggetti all'obbligo assicurativo per superamento di limiti di reddito;
  dal 1.1.1994, periodi di assenza facoltativa per gravidanza, puerperio e assistenza ai familiari disabili ;
  congedi della durata massima di due anni per gravi motivi familiari;
  congedi per formazione e studio;
  lavoro prestato in attività di lavoro parasubordinato o libero professionale prima del 1996;
  dal 1° gennaio 1997 per interruzioni o sospensioni del rapporto di lavoro, quando sono previste da una specifica disposizione di legge o contrattuale, per una durata massima di tre anni. In alternativa è possibile chiedere l'autorizzazione alla prosecuzione volontaria.

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QUANTO SI PAGA

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L'importo del contributo da riscatto non è uguale per tutti. Varia in relazione all'età, al periodo da riscattare, al sesso e alla retribuzione del richiedente.
L'onere di riscatto è determinato con le norme che disciplinano la liquidazione della pensione con il sistema retributivo o con quello contributivo.
I termini assegnati dall'Istituto per il pagamento devono essere rigorosamente rispettati.

IL CALCOLO

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Per il calcolo dei periodi da riscatto da valutare con il sistema contributivo, si fa riferimento alla retribuzione percepita nei 12 mesi meno remoti rispetto alla data della domanda.
  

COME SI PAGA

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L'INPS invia al domicilio del richiedente i bollettini per il pagamento e comunica la somma da pagare. Il pagamento può essere fatto entro 60 giorni dalla comunicazione, oppure rateizzato entro 5 anni (60 rate). In questo caso vengono applicati gli interessi di dilazione calcolati al tasso annuo del 3,50%.
  

ECCEZIONI

 

  
Se, mentre si pagano le rate, viene presentata domanda di pensione, la rateizzazione viene sospesa e le somme ancora da pagare dovranno essere versate in un'unica soluzione.
Se si è già pensionati, il pagamento deve essere fatto tutto insieme.