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Contributi Individuali

 
 

I VERSAMENTI VOLONTARI

 
 

PER I LAVORATORI DIPENDENTI

 
 


Aggiornamento al
25.09.2001
 

 

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  COSA SONO

  L'AUTORIZZAZIONE

  FINANZIARIA 2001

  QUANTO COSTANO

  LA DOMANDA

  QUANDO SI PAGANO

  PERIODI PRECEDENTI

  CONTRIBUTI MINIMI

  NUOVO IMPORTO

  SE SI VERSA DI MENO

  SE SI VERSA DI PIÙ

  SE SI VERSA IN RITARDO

  COME SI VERSA

  IL RICORSO


COSA SONO

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I versamenti volontari hanno lo scopo di consentire ai lavoratori che hanno cessato l'attività di aumentare il numero dei contributi per raggiungere il diritto a pensione o gli anni coperti da contribuzione.
I versamenti volontari devono essere autorizzati dall'INPS, dietro domanda dell'interessato.

Il decreto legislativo n.184 del 30.4.1997, in vigore dal 12.7.97, ha innovato la normativa che riguarda la prosecuzione volontaria ed ha esteso la disciplina già esistente agli iscritti ai Fondi speciali di previdenza e a coloro che sono soggetti al contributo del 10% o del 13% (collaboratori coordinati e continuativi, venditori porta a porta e liberi professionisti senza cassa di categoria).
Il nuovo decreto ha abolito le classi di contribuzione già esistenti; pertanto, l'importo del contributo volontario viene determinato applicando l'aliquota contributiva prevista per ciascun anno e per ciascuna categoria alla retribuzione percepita nell'anno precedente (ultime 52 settimane) la data di presentazione della domanda.
  

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L'AUTORIZZAZIONE

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Si può ottenere quando siano stati versati:
  

  5 anni di contributi effettivi riferiti a qualsiasi epoca;
  3 anni di contributi nei cinque anni precedenti la domanda di autorizzazione (per gli operai agricoli n. 279 contributi giornalieri per gli uomini e n. 186 contributi giornalieri per le donne ed i giovani e n. 65 contributi settimanali per coloro che sono occupati esclusivamente in lavorazioni che si compiano annualmente in determinati periodi di durata inferiore ai sei mesi, 156 contributi settimanali per i collaboratori domestici)
  
  1 anno di contributi nel quinquennio precedente la domanda per chi versa il contributo del 10 % o 13 % (collaboratori coordinati e continuativi, venditori porta a porta, liberi professionisti senza cassa di categoria)
  
  1 anno di contributi nel quinquennio precedente la domanda per coloro che svolgono - dall'anno 97 in poi - un lavoro a tempo parziale. Gli interessati devono presentare la domanda allo scopo di coprire di contribuzione le settimane che risultano scoperte (part-time verticale). L'autorizzazione può essere rilasciata soltanto in costanza di rapporto di lavoro e non dopo la cessazione
    
  1 anno di contributi nel quinquennio precedente la domanda per coloro che svolgono un'attività di lavoro dipendente in forma stagionale, temporanea e discontinua, per i periodi successivi al 31.12.1996, non coperti da contribuzione obbligatoria o figurativa. L'autorizzazione è rilasciata con decorrenza successiva al termine o alla sospensione del lavoro. 
    

ATTENZIONE

    
Il requisito contributivo per il rilascio dell'autorizzazione ai versamenti volontari può essere perfezionato anche mediante il cumulo dei contributi versati in diverse gestioni.

L'autorizzazione non può essere concessa quando alla data della domanda l'interessato:
  

1   svolge attività come lavoratore dipendente, iscritto all'INPS o ad altre forme di previdenza obbligatoria (Stato, INPDAI, ecc.) o è titolare di pensione diretta (vecchiaia, anzianità, invalidità) a carico del fondo lavoratori dipendenti o delle altre forme di previdenza.
  
2   svolge attività come lavoratore autonomo (artigiano, commerciante, coltivatore diretto, colono, mezzadro) iscritto all'INPS o libero professionista iscritto all'apposita Cassa di previdenza (ingegneri, avvocati, medici, ragionieri, ecc.) oppure è titolare di pensione diretta (vecchiaia, anzianità, invalidità) a carico delle predette gestioni o Casse di previdenza. Nelle attività di lavoro autonomo rientrano anche quelle che comportano l'obbligo assicurativo del 10 % o del 13 % (collaboratori coordinati e continuativi, venditori porta a porta, liberi professionisti senza Cassa di categoria).

ATTENZIONE 
Possono proseguire a versare i contributi volontari presso altre forme di previdenza obbligatoria i lavoratori iscritti alla gestione separata del 10 % (i cosiddetti lavori parasubordinati) solo nel caso in cui l'autorizzazione alla prosecuzione volontaria sia antecedente alla data di inizio dell'obbligo assicurativo della gestione speciale (1.4.96 o 30.6.96).

  

ECCEZIONI

 
 
Possono essere autorizzati alla prosecuzione volontaria:
  
sim03.gif (201 bytes)   coloro che sono titolari dell'assegno di invalidità;  
sim03.gif (201 bytes)   coloro che sono iscritti ai regimi assicurativi esteri (Paesi della UE e paesi convenzionati).
  

In base alla legge finanziaria 2001 possono chiedere l'autorizzazione alla prosecuzione volontaria i lavoratori che si avvalgono:

  dell'astensione facoltativa dal lavoro tra i tre e gli otto anni di vita del bambino;
  
  dei permessi per allattamento;
  
  dei periodi di assenza per malattia del bambino di età compresa tra i tre e gli otto anni.
  

I soggetti possono versare i contributi volontari per integrare la contribuzione figurativa prevista per questi periodi.
 

QUANTO COSTANO

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Lavoratori dipendenti

A decorrere dal 12.7.97 sono abolite le classi di contribuzione previste dalla preesistente normativa. Coloro che sono stati autorizzati al versamento dei contributi volontari prima dell'entrata in vigore del decreto effettuano i versamenti volontari in base alla retribuzione media della classe precedentemente assegnata.
Per stabilire la misura del contributo volontario occorre distinguere:
  

1   Soggetti autorizzati entro il 31.12.1995
si applica l'aliquota del 27,57 % sulla retribuzione media settimanale imponibile
  
2   Soggetti autorizzati dal 1° gennaio 1996 in poi
si applica l'aliquota del 29,07 % sulla retribuzione media settimanale imponibile 
  
I soggetti che hanno una retribuzione media settimanale superiore alla prima fascia di retribuzione pensionabile settimanale, (nell'anno 2001 pari a £ 1.308.315) in aggiunta alle aliquote sopra indicate, devono versare un 1 % in più da calcolarsi sull'eccedenza della prima fascia.

Collaboratori domestici  

a   Per i lavoratori autorizzati entro il 31.12.1995 
si applica l'aliquota del 12,6975 % sulla retribuzione media settimanale imponibile
  
b   Per i lavoratori autorizzati dall'1.1.1996 
si applica l'aliquota del 14,1975 % sulla retribuzione media settimanale imponibile
       

LA DOMANDA

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La domanda di autorizzazione ai versamenti volontari va presentata alla propria Sede INPS sull'apposito modulo 010/M.
Al modulo va allegata la documentazione richiesta e la copia del modello CUD relativo all'ultimo periodo di occupazione e all'anno precedente a quello della domanda con l'indicazione della data di cessazione del rapporto di lavoro.
Per la presentazione della domanda, l'interessato può anche rivolgersi agli Enti di Patronato riconosciuti dalla legge, che offrono assistenza gratuita ai lavoratori.
Nel caso in cui l'interessato ha presentato domanda di pensione, ed essa viene respinta dall'INPS, la domanda stessa viene automaticamente esaminata come domanda di autorizzazione ai versamenti volontari.
  

QUANDO SI PAGANO

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Entro il trimestre successivo a quello cui i contributi si riferiscono.
Le scadenze di pagamento sono le seguenti:
  

    Scadenza Trimestre
         
  30 giugno gennaio - marzo
  30 settembre aprile - giugno
  31 dicembre luglio - settembre
  31 marzo ottobre - dicembre
        

PERIODI PRECEDENTI

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I contributi volontari possono essere versati anche per i 6 mesi precedenti la data di presentazione della domanda (purché non siano coperti da contributi obbligatori e figurativi).  

CONTRIBUTI MINIMI

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L'importo dei contributi volontari da versare viene determinato dall'INPS in base alla retribuzione imponibile percepita nell'anno precedente la data della domanda.
L'importo minimo di retribuzione sulla quale sono calcolati i contributi non può essere inferiore alla retribuzione settimanale minima imponibile stabilita dalla legge anno per anno e che nel 2001 è pari a £ 296.140.
I lavoratori dipendenti che sono stati autorizzati entro il 31.12.1995 sono tenuti a versare un contributo minimo settimanale, al di sotto del quale non si può andare, pari a £ 81.646; i lavoratori dipendenti che sono stati autorizzati successivamente al 31.12.1995 sono tenuti a versare un contributo minimo di £ 86.088.
  

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NUOVO IMPORTO

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L'assicurato che riprende a versare i contributi volontari dopo un periodo di rioccupazione presso terzi, può chiedere che l'importo del contributo volontario, da lui dovuto, sia rideterminato. L'importo dei contributi viene calcolato sulla base delle retribuzioni percepite nell'anno precedente la ripresa dei versamenti stessi. La domanda deve essere presentata entro 180 giorni dalla cessazione del rapporto di lavoro pena la decadenza.  

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SE SI VERSA MENO

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L'importo del contributo assegnato è vincolante. Il versamento di una somma inferiore provoca automaticamente la riduzione proporzionale del periodo assicurato.
  

SE SI VERSA DI PIÙ

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L'importo versato in più viene rimborsato automaticamente dall'INPS.  

SE SI VERSA IN RITARDO

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I versamenti dei contributi devono essere effettuati entro le scadenze stabilite per legge. I contributi pagati in ritardo non possono essere accreditati in quanto vengono automaticamente respinti dagli uffici. L'interessato ne può chiedere il rimborso o può chiedere alla Sede INPS che il versamento venga accreditato per il trimestre successivo.
Supponiamo ad esempio che l'interessato effettui il versamento il 2 luglio anziché il 30 giugno (con due giorni di ritardo rispetto alla scadenza stabilita). In questo caso può chiedere agli uffici che il periodo sia accreditato per il trimestre aprile-giugno evitando così di chiedere il rimborso.
Il primo trimestre comunque rimane scoperto di contribuzione.
  

COME SI VERSA

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Il pagamento è trimestrale e si effettua sui bollettini di conto corrente postale prestampati inviati dall'INPS al domicilio dell'interessato.
Ogni anno vengono inviati 6 bollettini: 4 prestampati e 2 in bianco.
Se i bollettini non vengono ricevuti in tempo utile per effettuare il versamento, è necessario che l'interessato li richieda alla propria Sede INPS entro la scadenza di versamento, così che possa essere ammesso a versare il trimestre corrente entro il trimestre successivo a quello di ricezione.
  
  

IL RICORSO

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Se la domanda di autorizzazione ai versamenti volontari viene respinta l'interessato può presentare ricorso, in carta libera, al Comitato Amministratore Fondo Pensioni Lavoratori dipendenti entro 90 giorni dalla data di ricezione della lettera con la quale si comunica la reiezione.
Il ricorso, indirizzato al Comitato Amministratore Fondo Pensioni Lavoratori Dipendenti, può essere:
   

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  presentato agli sportelli della Sede dell'INPS che ha respinto la domanda
  
  inviato alla Sede dell'INPS per posta con raccomandata con ricevuta di ritorno
  
  presentato ad uno degli Enti di Patronato riconosciuti dalla legge.
  

Al ricorso vanno allegati tutti i documenti ritenuti utili per l'esame del ricorso stesso