Gli iscritti hanno diritto alla pensione di vecchiaia e di inabilità. La pensione di vecchiaia si può chiedere a partire da 57 anni di
età a condizione che siano stati versati 5 anni di contributi. La pensione viene pagata a condizione però che raggiunga un livello minimo
pari all'importo dell'assegno sociale maggiorato del 20%.
In caso contrario può essere liquidata solo al compimento dei 65 anni di età.
La pensione di inabilità spetta a coloro che hanno l'assoluta e permanente impossibilità a svolgere qualsiasi attività lavorativa
sempreché abbiano versato almeno 5 anni di contributi.
La finanziaria 2001 ha stabilito la rivalutazione dei contributi versati
dall'ottobre 1963 al 31 dicembre 2000 nel vecchio fondo delle
casalinghe (Mutualità pensioni). Questo significa che i trattamenti pensionistici in pagamento sono calcolati rivalutando i versamenti
effettuati con dei coefficienti che hanno valori più elevati rispetto a quelli
applicati per la liquidazione delle pensioni (che hanno decorrenza 2001) per i
lavoratori dipendenti ed autonomi.
Gli aumenti, che derivano dalla
rivalutazione, scattano da gennaio 2001.
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