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chiedere un nullaosta provvisorio alla Questura
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spedire alla colf nel Paese di residenza l'autorizzazione al lavoro sulla quale è
stato apposto il nulla-osta. |
Dopo l'arrivo in Italia
il datore di lavoro deve:
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chiedere all'Ispettorato provinciale del Lavoro il libretto di lavoro per la colf
esibendo il permesso di soggiorno e l'autorizzazione al lavoro
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effettuare la comunicazione alla questura entro 24 ore dall'inizio del rapporto di
lavoro
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comunicare entro 48 ore all'autorità di pubblica sicurezza se la colf è convivente; |
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comunicare entro 20 giorni, all'anagrafe del Comune di residenza, l'eventuale
convivenza della colf con la famiglia del datore di lavoro.
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É data la facoltà ai lavoratori extracomunitari che hanno cessato l'attività lavorativa in Italia di chiedere il rimborso dei contributi
che risultano versati in loro favore, maggiorati del 5%.
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Per ottenere il rimborso dei contributi il richiedente deve:
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cessare l'attività lavorativa |
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lasciare l'Italia |
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appartenere ad un paese extracomunitario con il quale non esistono convenzioni
internazionali di sicurezza sociale. |
Si precisa che i contributi in questione non devono aver dato luogo a pensione. Il rimborso verrà effettuato, a rimpatrio avvenuto, presso
una banca estera.
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Il lavoratore che lascia l'Italia può fare domanda all'INPS su moduli predisposti presso le Sedi.
La domanda di rimborso dei contributi può essere inoltrata soltanto dai lavoratori, quindi, in caso di decesso gli eredi non hanno
diritto a chiedere il rimborso; possono, però, inoltrare una richiesta di indennità una tantum. |
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