L'ASSICURAZIONE PER LE COLF

 
 

L'ASSUNZIONE DI COLF EXTRACOMUNITARI

 
 


Aggiornamento al
07.02.2001
 

 

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  COLF EXTRACOMUNITARIA

  OBBLIGHI DEL DATORE DI LAVORO

  RIMBORSO CONTRIBUTI

  REQUISITI

  LA DOMANDA


COLF EXTRACOMUNITARIA

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SE SI TROVA GIÀ   IN ITALIA
La colf si deve iscrivere alla Sezione circoscrizionale per l'impiego, presentando:
  

  il permesso di soggiorno, rilasciato dalla Questura  
  un documento di identità  
  il codice fiscale (da richiedere all'Ufficio delle imposte) 
  lo stato di famiglia  
  il libretto di lavoro. Se la colf non lo possiede, occorre richiederlo all'Ispettorato provinciale del Lavoro.  

  
SE SI TROVA ALL'ESTERO

Prima di venire in Italia la lavoratrice deve
  

  esibire alle autorità diplomatiche o consolari italiane del Paese di residenza l'autorizzazione al lavoro con il nullaosta della questura, per ottenere il visto d'ingresso in Italia
  
  consegnare alle autorità italiane locali una certificazione medica attestante la sana e robusta costituzione fisica e l'assenza di malattie infettive  

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Dopo l'arrivo in Italia la colf deve:
  

  chiedere alla Questura, entro 8 giorni dall'arrivo, il permesso di soggiorno per motivi di lavoro subordinato.
  

OBBLIGHI DEL DATORE DI LAVORO

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SE LA COLF SI TROVA GIÀ  IN ITALIA
Il datore di lavoro assume direttamente la colf

SE LA COLF SI TROVA ALL'ESTERO

Prima di venire in Italia il datore di lavoro deve:
  

  presentare domanda in carta legale all'Ufficio provinciale del Lavoro per ottenere l'autorizzazione al lavoro della colf.
Nella domanda si deve impegnare ad assicurare il lavoro per almeno 40 ore a settimana anche divise tra più datori di lavoro con condizioni uguali a quelle stabilite per i lavoratori italiani
  
  assicurare:
  
  la disponibilità di un alloggio adeguato
  il versamento dei contributi INPS
  la durata del rapporto di lavoro per 24 mesi e l'impegno a comunicarne la cessazione entro 5 giorni all'Ispettorato del Lavoro
  
  confermare che la colf ha preso atto che non potrà, per almeno due anni, svolgere lavoro dipendente diverso da quello domestico
  

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  chiedere un nullaosta provvisorio alla Questura
  
  spedire alla colf nel Paese di residenza l'autorizzazione al lavoro sulla quale è stato apposto il nulla-osta.  

  
Dopo l'arrivo in Italia il datore di lavoro deve:
  

  chiedere all'Ispettorato provinciale del Lavoro il libretto di lavoro per la colf esibendo il permesso di soggiorno e l'autorizzazione al lavoro
  
  effettuare la comunicazione alla questura entro 24 ore dall'inizio del rapporto di lavoro
  
  comunicare entro 48 ore all'autorità di pubblica sicurezza se la colf è convivente;
  comunicare entro 20 giorni, all'anagrafe del Comune di residenza, l'eventuale convivenza della colf con la famiglia del datore di lavoro.
  

RIMBORSO CONTRIBUTI

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É data la facoltà ai lavoratori extracomunitari che hanno cessato l'attività lavorativa in Italia di chiedere il rimborso dei contributi che risultano versati in loro favore, maggiorati del 5%.
  

REQUISITI

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Per ottenere il rimborso dei contributi il richiedente deve:
  

  cessare l'attività lavorativa  
  lasciare l'Italia  
  appartenere ad un paese extracomunitario con il quale non esistono convenzioni internazionali di sicurezza sociale.  
    
Si precisa che i contributi in questione non devono aver dato luogo a pensione. Il rimborso verrà effettuato, a rimpatrio avvenuto, presso una banca estera.
      

LA DOMANDA

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Il lavoratore che lascia l'Italia può fare domanda all'INPS su moduli predisposti presso le Sedi.
La domanda di rimborso dei contributi può essere inoltrata soltanto dai lavoratori, quindi, in caso di decesso gli eredi non hanno diritto a chiedere il rimborso; possono, però, inoltrare una richiesta di indennità una tantum.